Glossario
Incontri per la comunità educante di Bologna
A cura di Stefano Laffi e Silvia Bottiroli
Stefano Laffi, sociologo che da anni cura progetti partecipativi con adolescenti per favorire la loro “presa di parola”, insieme con la curatrice di FUORI!, Silvia Bottiroli, cura un ciclo di quattro incontri che mette in dialogo artistз, autricз ed espertз di scienze sociali a partire da alcune parole chiave che risuonano nei laboratori e nelle creazioni artistiche del progetto: voce, corpo, affetto, spazio pubblico, ambiente. Lз ospiti saranno chiamatз a condividere pratiche, esperienze e conoscenze maturate nel corso del loro lavoro a contatto con lз adolescenti.
Il ciclo di incontri è pensato espressamente per docenti, formatricз, educatricз e operatricз che lavorano quotidianamente con lз ragazzз nella scuola e nel mondo educazione, e si propone di offrire ispirazione e strumenti in un momento ancora segnato dalla crisi senza precedenti aperta dalla pandemia.
Dare forma, dare voce
Un dialogo tra Stefano Laffi e Chiara Guidi
Cosa possono fare il teatro e la ricerca sociale, insieme con la scuola, per lз ragazzз di oggi? Mentre il mercato seduce l’ego e le nuove forme di comunicazione spingono alla rappresentazione continua, possono aprire lo sguardo, offrire linguaggi, formulare ipotesi, insegnare l’inatteso, abituare a risultati provvisori. In questo modo chi si trova a crescere – quale che sia l’età – accede a scoperte nuove, di sé e del mondo, e impara a dare nome alle cose.
Corpi e spazi pubblici
Un dialogo tra Annalisa Metta e Linda Di Pietro
La possibilità di fare esperienza del fuori, di spazi pubblici aperti ad attraversamenti e utilizzi molteplici e indeterminati, è un aspetto fondamentale della nostra formazione di cittadine e cittadini, individui che abitano il mondo insieme ad altri individui.
Come la città facilita, o invece talvolta mortifica, questa possibilità? E come la progettazione artistica e architettonica può moltiplicare occasioni e forme di un portarsi come corpi dello spazio di tuttз, di un ridisegnare quello spazio con pratiche e movimenti insieme individuali e collettivi?